Ivass: comunicazione dei domini e sottodomini degli intermediari

Ivass: comunicazione dei domini e sottodomini degli intermediari

Il nuovo servizio Ivass offre linee guida per la comunicazione dei domini e sottodomini degli intermediari.

La normativa a cui fa riferimentoè la seguente :
Il Regolamento 40 del 2018, agli artt. 48 e 49, specifica l’obbligo degli intermediari, attraverso comunicazione PEC, di comunicare ad Ivass la presenza di un dominio per la promozione e/o collocamento assicurativo;
Il Provvedimento n. 128 del 2023 che modifica il sopra menzionato regolamento 40.

Per agevolare la comunicazione dei siti da parte degli intermediari, Ivass ha pubblicato un documento pdf con le istruzioni tecniche.

Ecco un esempio di ciò che deve inserire un intermediario nel proprio sito:
Mario Rossi --> (i dati identificativi dell’intermediario),
Num Iscr. RUI A0000001 --> (numero di iscrizione nel Registro)
https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/ --> (sito internet dove consultare gli estremi della relativa iscrizione)
Intermediario soggetto a vigilanza dell’IVASS --> (essere soggetto alla vigilanza dell’IVASS)
Piazza Roma, 1 70125 Bari (BA) --> (la sede legale e le eventuali sedi operative)
Tel. 080/503.99.99 --> (il recapito telefonico +numero di telefax)
bari.409999@agenziatua.it --> (l’indirizzo di posta elettronica ) *opzionale se presente pec
mario.rossi@pec.it --> (l’indirizzo di posta elettronica certificata)
800 533 533
servizioclienti@tuaassicurazioni.it --> (i recapiti per la presentazione dei reclami e la facoltà per il contraente di avvalersi di altri eventuali sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie previsti dalla normativa vigente)

Il termine per la comunicazione ad IVASS da parte degli intermediari è scaduto il 5 giugno 2023! Per i siti di nuova costruzione, hanno 30 gg di tempo per comunicarlo.

Tuttavia, un’indagine ha mostrato un basso adeguamento alla normativa da parte degli intermediari per i siti di nuova costruzione. La percentuale totale dei siti dichiarati, infatti, è di appena il 2,35%. Per avere maggiori dettagli sulla situazione suddivisa leggi qui l’articolo completo.